L’ideatore Luca Pitti
Non distante dalla Villa e costruito nella seconda metà del 1400 da Luca Pitti, Il Palazzo Pitti – che prende il nome proprio dall’ideatore – si trova sul colle di Boboli. Secondo Giorgio Vasari, il progetto è di Filippo Brunelleschi a cui Pitti lo commissionò. Da un dipinto dell’artista Alessandro Allori, si possono notare diversi particolari, come il fatto che l’edificio originale aveva un corpo compatto con sette finestre su due piani e tre portali. La struttura di Palazzo Pitti il classico modello di palazzo rinascimentale: cubo con altezza pari alla profondità, stile in pietra delle colline di Boboli, La superficie divisa in tre piani, un balcone che attraversa l’intera facciata e una loggia sotto il tetto. La facciata che vediamo ora è il frutto di diversi ampliamenti cominciati nel 1558 con Bartolomeo Ammannati, il quale inserì due finestre ai lati. Nel 1618, circa 60 anni più tardi, Giulio Parigi – che proseguì i lavori – aggiunse dei finestroni sui piani superiori.
Nel 1919, ci fu il cambiamento epocale: Palazzo Pitti diviene dello Stato e quindi la dinastia Pitti ha perso la proprietà. Oggi il Palazzo è sede di molti prestigiosi musei di Firenze. Nel dettaglio, all’interno della struttura, oggi troviamo al piano piano tre busti di arte romana con un ampio lampadario di cristallo dell’800, al secondo una statua del Cinquecento ed al terzo troviamo il Genio Mediceo, un bambino con in mano una sfera ed un piccolo ariete con coda di delfino. Molto interessanti, inoltre, la Galleria Palatina,gli Appartamenti Reali e la Galleria d’Arte Moderna.